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Le caratteristiche tecniche

Il terminale è progettato attorno ad un’ampia struttura di cemento, che poggia sul fondo marino ad una profondità di circa 29 metri. La struttura ospita due serbatoi per il gas naturale liquefatto, e comprende l’impianto di rigassificazione e quelli per l’ormeggio e lo scarico del GNL. L’impianto è lungo complessivamente 375 metri per 115 metri di larghezza. Il ponte principale si trova 18 metri sopra il livel­lo del mare.

Il terminale è composto da: a) una struttura in cemento armato (Gravity Based Structure - GBS)
b) due serbatoi di stoccaggio del GNL (all’interno del GBS)
c) un impianto di rigassificazione
d) strutture di ormeggio e scarico delle navi metaniere
e) ambienti per il personale
f) un metanodotto collegato alla terraferma

La struttura in cemento armato
L’elemento principale del terminale Adriatic LNG è la grande struttura in cemento armato (Gravity Based Structure) poggiata sul fondale marino a una profondità di circa 29 metri. Il GBS, costruito con 90.000 metri cubi di cemento e 30.000 tonnellate di armature in acciaio, è stato realizzato nel cantiere di Campamento, ad Algeciras, nel sud della Spagna.
La struttura è lunga 180 metri, larga 88 metri e alta 47 metri: è più larga di due campi da calcio e alta come un palazzo a dieci piani, la maggior parte della quale si trova sotto il livello del mare.

I serbatoi di stoccaggio del GNL
All’interno del GBS si trovano due serbatoi di stoccaggio del GNL della capacità di 125.000 metri cubi ciascuno, fabbricati in acciaio al nichel al 9% per resistere alle temperature estremamente basse, necessarie per lo stoccaggio. I serbatoi sono stati progettati utilizzando la tecnologia modulare brevettata da ExxonMobil e fabbricati in uno dei maggiori cantieri navali al mondo, in Corea del Sud.
Per agevolarne il trasporto, ciascuno dei due serbatoi è stato costruito in tre moduli, che sono stati successivamente trasportati in Spagna, al sito di costruzione di Campamento. Qui sono stati installati all’interno del GBS, utilizzando sistemi appositamente progettati, per poi essere collegati tra loro e all’impianto di rigassificazione con speciali tecniche di saldatura.
IL GNL è stoccato nei serbatoi a pressione atmosferica e a una temperatura di -162° C, per mantenerlo allo stato liquido.

L’impianto di rigassificazione
Sulla parte superiore del GBS è collocato l’impianto di rigassificazione, che comprende quattro vaporizzatori di GNL di tipo Open Rack, che utilizzano il calore naturalmente contenuto nell’acqua di mare, un vaporizzatore di GNL a recupero energetico che riutilizza il calore dalle turbine a gas, due compressori criogenici, quattro pompe per il trasferimento del GNL dai serbatoi e cinque pompe per inviare il gas nei vaporizzatori e, quindi, nel gasdotto.
Sul terminale sono ospitati anche gli impianti ausiliari, come il modulo per la generazione di energia elettrica con turbine a gas e la sottostazione elettrica e strumentale.

Le strutture di ormeggio e scarico delle metaniere
Il terminale comprende anche le strutture per l’ormeggio e lo scarico delle metaniere. Le strutture d’ormeggio, i cosiddetti “Mooring Dolphins”, sono state realizzate nel cantiere navale dell’Arsenale di Venezia e progettate per accogliere metaniere di stazza diversa. Ogni struttura d’ormeggio è formata da una base (un parallelepipedo in cemento armato alto circa 7 metri) sormontata da due colonne in cemento armato (alte circa 28 metri), collegate tra loro da un ponte in acciaio (lungo circa 63 metri e largo 8,5 metri). Una volta completate, le due strutture, del peso di circa 9.000 tonnellate ciascuna, sono state rimorchiate per un tragitto di 50 chilometri da Venezia al Mare Adriatico e successivamente poggiate sul fondale marino alle estremità est e ovest del di rigassificazione, al quale sono state collegate con passerelle di acciaio.
Sul GBS sono stati installati anche speciali bracci di scarico, progettati per poter operare in un’ampia gamma di condizioni ambientali, proprie di un terminale offshore, che hanno la funzione di trasferire il GNL dalla nave alle condotte che lo inviano ai serbatoi di stoccaggio del terminale.
L’intero sistema è stato progettato e collaudato per funzionare in piena sicurezza durante le fasi di ormeggio, scarico e disormeggio delle navi, anche in caso di condizioni meteo-marine avverse.

Gli ambienti per il personale
Il personale che assicura l’esercizio e la manutenzione dell’impianto è ospitato in un modulo abitativo progettato per assicurare un ambiente confortevole.
Questa struttura ospita fino a sessanta persone per 24 ore al giorno, sette giorni su sette.
Il modulo comprende anche una modernissima Sala Controllo, dalla quale gli operatori possono monitorare ogni aspetto del terminale, del metanodotto e della stazione di misura del gas, grazie a un avanzato sistema di controllo, di comunicazione, di videocamere e radar che consente anche un costante collegamento con la Base Operativa di terra, con le navi di passaggio e le autorità marittime.
Gli ambienti per il personale sono progettati per rispondere alle esigenze quotidiane dell’equipaggio e comprendono alloggi, uffici, una cucina completamente accessoriata, un ambulatorio medico, una lavanderia, l’eliporto e aree comuni per i pasti e il relax.



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