Loading...
< Back

Autorità, istituzioni e associazioni della pesca locale visitano il terminale Adriatic LNG

Adriatic LNG ha ospitato rappresentanti della comunità locale a bordo del terminale di rigassificazione, per far conoscere da vicino il funzionamento di un’infrastruttura unica al mondo per innovazione tecnologica e per gli elevati standard di sicurezza e di protezione ambientale con cui opera. Posizionato a largo di Porto Levante (Rovigo), a circa 15 chilometri dalla costa veneta, il terminale Adriatic LNG sta svolgendo un ruolo strategico per la diversificazione e la sicurezza delle fonti energetiche in Italia.

Numerose sono state le autorità e le istituzioni locali intervenute: il Presidente della II Commissione consiliare competente per l'Ambiente della Provincia di Rovigo, Oscar Tosini, il vice presidente di Consvipo, Luigi Pizzo, il Presidente del Parco del Delta del Po e Sindaco di Porto Viro, Geremia Gennari e il Sindaco di Rovigo, Bruno Piva. Alla visita hanno preso parte anche i primi cittadini di alcuni tra i maggiori Comuni del Polesine – Adria e Loreo – così come l’Assessore all’Ecologia di Porto Tolle e il vice Sindaco di Cavarzere, dove è presente la stazione di misura di Adriatic LNG. Presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

L’evento è stato anche un’importante opportunità per rafforzare ulteriormente il legame con il mondo della pesca locale grazie alla partecipazione dei rappresentanti delle associazioni dei pescatori che hanno avuto così l’opportunità di dialogare con i tecnici del terminale e approfondire i programmi di tutela dell’ecosistema marino applicati dall’azienda.

Partendo dalla Base di Terra di Adriatic LNG, situata a Porto Viro (Rovigo), la delegazione - insieme ad Alistair Routledge, Amministratore Delegato di Adriatic LNG, Carlo Mangia, Direttore Tecnico della Società, Adriano Gambetta, Responsabile della Shore Base - ha raggiunto via nave il terminale. Ha fatto seguito una visita guidata della struttura, accompagnati dal direttore dell’impianto, l’ing. John Fraser.

“Siamo costantemente impegnati nel mantenere un dialogo trasparente e attivo con il Territorio dove operiamo e abbiamo voluto così aprire le porte del terminale Adriatic LNG a rappresentanti della comunità locale. Per le peculiarità della nostra struttura – il primo impianto per la rigassificazione del GNL offshore al mondo - le visite devono essere limitate a un numero ristretto di visitatori.” – ha dichiarato Alistair Routledge, Amministratore Delegato di Adriatic LNG – “I nostri ospiti hanno avuto l’opportunità di rendersi conto direttamente di come il nostro terminale operi in piena sicurezza e nel rispetto dell’ambiente circostante e quanto sia altamente qualificato il nostro personale a bordo”.

“Siamo orgogliosi del contributo che stiamo fornendo all’Italia attraverso un’infrastruttura energetica che pone il Veneto e il Polesine al centro dell’innovazione tecnologica” – spiega Carlo Mangia, Direttore Tecnico di Adriatic LNG. “La rigassificazione è, di per sé, un processo relativamente semplice: consiste nel riscaldare il GNL fino al punto in cui ritorna allo stato gassoso. Il nostro terminale è un impianto unico nel suo genere – che ha vinto nel 2010 il premio Platts come migliore infrastruttura energetica al mondo – e impiega tecnologie avanzate che permettono limitati consumi energetici nel rispetto dell’ecosistema marino. Maggiore efficienza energetica si traduce in ridotte emissioni di CO2”.

Con una capacità di rigassificazione, a pieno regime, pari a 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, corrispondenti a circa il 10% dell’intero consumo nazionale di gas, il terminale Adriatic LNG - inaugurato nell’ottobre 2009 - rappresenta un punto d’ingresso strategico per l’importazione di GNL in Italia da tutto il mondo. Ha consentito, infatti, l’apertura di nuove rotte per l’importazione del gas naturale in Italia. Dall’inizio dell’operatività ad oggi sono giunte al terminale oltre 147 navi metaniere, provenienti per la maggior parte dal Qatar, ma anche dall’Egitto, da Trinidad & Tobago, dalla Guinea Equatoriale e dalla Norvegia.